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2014-11-16 - Heidenheim
BEATRICE CAGNIN NELLA SECONDA DELLE TRE PROVE DEL CIRCUITO EUROPEO CADETTI DI SPADA FEMMINILE SBANCA IL TAVOLO IMPONENDOSI CON AUTORITA’!
Nel Palascherma - gremito all’iverosimile - di Heidenheim (Germania) si è svolta la seconda delle tre prove considerate valide dal C.T. di Arma, Sandro Cuomo, per poter estrapolare i nomi delle atlete che prenderanno parte ai Campionati Europei e Mondiali di categoria del prossimo anno. La Scherma Castelfranco è presente naturalmente anche qui con le nostre brave due spadiste Beatrice Cagnin e Ludovica Favarotto, decise a far sentire la propria voce anche in campo internazionale oltreché in quello nazionale! Torneo affollatissimo, come detto, con 222 partecipanti da tutta Europa (ed alcune anche da altri continenti!) con tutti i migliori nomi – eccezion fatta per una-due assenze di rilievo! – del panorama giovanile della Spada Femminile Under-17. La manifestazione, proprio a causa dell’affollamento e della particolare formula di gara che prevede un Girone all’Italiana a cinque stoccate con una seconda fase di Eliminazione Diretta che poi dai sedicesimi di Finale inserisce i ripescaggi con i play-out fino alle finali, è stata divisa in due giornate proprio per non sovraffaticare le atlete in gara. Le nostre due spadiste erano parte delle venti atlete che la Federazione Scherma ha autorizzato come rappresentanti l’Italia, per posizione di classifica generale, a partecipare - su una sessantina di domande giunte da tutto il Paese. Entrambe le ragazze riuscivano a qualificarsi alla fase dell’Eliminazione Diretta e da qui prendeva inizio la loro marcia verso la finale, marcia che però per la Favarotto si fermava nel secondo Tabellone di Eliminazione Diretta (dai 128 i 64), venendo sconfitta dalla serba Grijak. Rimaneva invece in gara la Cagnin – numero 4 della Diretta. La domenica alle dieci prendeva il via la fase “calda” degli assalti. Beatrice Cagnin, in splendida forma e determinatissima, iniziava così la sua marcia trionfale verso il podio, sbarazzandosi via via delle avversarie con punteggi, in alcuni casi imbarazzanti per le malcapitate (esempio 15-4 contro l’ Ungherese Fekete!). Senza subire sconfitte arrivava su, su fino alla semifinale che la vedeva opposta ad una delle sue compagne di nazionale, la torinese dell’Isef Alessandra Bozza. Come si può ben capire, questi incontri fra compagne sono molto “impegnativi” sia dal lato tecnico che psicologico, considerando che le atlete si conoscono benissimo a causa della comune frequentazione dei vari raduni nazionali! In questa occasione la nostra brava Beatrice ha saputo gestire con maturità tecnico-tattica le varie fasi dell’incontro riuscendo sempre a mantenere una calma ed un equilibrio degni di spadiste molto più esperte di lei! Tale sua situazione la portava così ad avere la meglio sulla Bozza, pur se con il risicato punteggio di 13-12! Analoga storia nella finale per il primo posto – fotocopia della finale di Novara della prima prova del Campionato Italiano Cadetti - di alcuni giorni prima, e si è tornati a vedere lo scontro Cagnin - Isola (anche la Vercellese molto brava e anche lei appartenente alla Nazionale Giovanile!). Anche in questo combattutissimo match si sono viste stoccate di livello notevole da parte di entrambe le spadiste, con un punteggio altalenante (essendo entrambe molto brave e preparate!) e mai certo! La Cagnin ha saputo, con abilità, anche qui gestire al meglio l’incontro (per empio ha sfruttato la cosiddetta “passività”, situazione di stallo - senza stoccate - nell’incontro in virtù del quale il Giudice sanziona entrambi gli schermidori portandoli al successivo intertempo di tre minuti, senza concedere loro il minuto di pausa) riuscendo a finire la sua notevole fatica col punteggio di 11-10 a suo favore, conquistando così questo ennesimo prezioso Trofeo! Il maestro Giuseppe Tagliariol, che accompagnava le due spadiste castellane a questa gara ha così commentato la cosa: “Beatrice Cagnin sta facendo enormi progressi sia dal punto di vista tecnico-tattico che da quello psicologico! Si è trovata a dover affrontare – e risolvere a suo favore – alcune situazioni di gara non facili, ma proprio questi segnali che lei ha mandato fanno capire come il lavoro che sta portando avanti nella sua sala Scherma stia dando i frutti sperati! Pur molto brava, ha ancora notevoli margini di miglioramento proprio in virtù della sua ancor giovane età. Senz’altro in un futuro, poi non così lontano, potrà togliersi più di una soddisfazione sia in ambito nazionale che internazionale! Anche la Favarotto, seppur più arretrata, fa vedere sprazzi di maturazione in ambito gare: deve solo non demordere e anche lei potrà togliersi qualche “sassolino” dalla scarpa.
